Il terremoto del Friuli del 1976 è stato un evento sismico di grande intensità che ha colpito la regione del Friuli-Venezia Giulia, in Italia, il 6 maggio 1976.
Il terremoto ha avuto una magnitudo di 6.5 sulla scala Richter ed è considerato uno dei più gravi nella storia italiana. L'epicentro è stato localizzato nei pressi di Tolmezzo, in provincia di Udine.
L'evento sismico ha causato ingenti danni materiali e umani, con un bilancio di 989 vittime e migliaia di feriti. In particolare, le città più colpite sono state Gemona del Friuli, Venzone e Tolmezzo, dove numerosi edifici sono crollati o sono stati gravemente danneggiati.
Le operazioni di soccorso sono state complesse e hanno richiesto l'intervento di volontari e organizzazioni di tutto il paese. Le persone colpite sono state ospitate in tendopoli e in altre strutture provvisorie, mentre le operazioni di ricerca e recupero dei corpi si sono protratte per settimane.
Il terremoto del Friuli ha rappresentato un momento di grande solidarietà e mobilitazione nazionale, con un grande afflusso di aiuti e donazioni provenienti da tutta Italia. Inoltre, l'evento ha innescato una serie di cambiamenti nelle politiche di costruzione e prevenzione sismica in tutta la nazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio di futuri eventi catastrofici.
Ancora oggi, il terremoto del Friuli del 1976 viene ricordato come una delle tragedie più gravi della storia italiana e ha lasciato un'impronta profonda nella memoria collettiva della popolazione locale.
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